La buona politica urbana romagnola

La buona politica urbana romagnola

Come è noto APPC considera fondamentale per la tutela della piccola proprietà immobiliare la lotta al degrado urbano, che oggi si manifesta anche in forme molto diverse dal passato, come lo svuotamento dei centri storici dalle famiglie radicate nel territorio e la scomparsa delle tradizionali attività commerciali legate alla residenza abitativa e non occasionale.

Solo nuclei abitati, piccoli o grandi che siano, vivi, attraenti per i giovani e quindi dotati di infrastrutture moderne , sostenibili e a ridotto impatto energetico possono garantire il valore dell’abitazione nel tempo e quindi mantenere il ruolo patrimoniale e quello sociale della proprietà.

Certamente la decadenza di città e borghi un tempo, anche recente, prosperi e sprofondati, nell’arco di pochi lustri, nel baratro della decadenza immobiliare, sociale e finanziaria è un fenomeno mondiale e in particolare del mondo occidentale.

L’Economist ha recentemente dedicato un reportage alla città inglese di Blackpool, centro marittimo di 140.00 abitanti del nord ovest britannico. Sino a non molti anni orsono tra i più frequentati centri balneari, dalla metà degli anni ’70 la concorrenza delle destinazioni vacanziere europee (Spagna e Grecia, poi Croazia e Turchia) low cost hanno causato un crollo delle entrate turistiche sprofondando la città in una crisi insieme economica e sociale che ha causato un “imbruttimento” non solo estetico-edilizio (non si contano gli edifici degradati, abbandonati, crollati totalmente o parzialmente) ma anche umano .

L’aspettativa di vita è più bassa di quella dell’Angola, la percentuale di bambini seguiti dai servizi assistenziali è la più alta del paese, il lavoro, praticamente solo stagionale è sottopagato, i disturbi mentali sono diffusissimi. Ora Blackpool sta provando a rinascere grazie a un piano di rigenerazione urbana che coinvolge investimenti pubblici e privati. E il direttore del piano di rigenerazione Alan Cavill ha esplicitamente affermato a quale modello urbano si ispira: Rimini. Perché la città italiana ha saputo affrontare le crisi del turismo di massa con intelligenza, senza snaturare le proprie radici, mantenendo l’identità profonda, aperta e ottimista dell’anima romagnola, sapendo adattarsi e convertirsi anche a un turismo diverso, d’affari e culturale, politico e congressuale. Nello stesso tempo si è proiettata nel futuro con piani di rigenerazione urbana che traguardano al 2050 e che prevedono la virtuosa collaborazione di pubblico e privato.

Fondamentale è l’opera di coinvolgimento dei giovani nelle sfide di trasformazione urbana.

Recentemente cento studenti di vari istituti scolastici riminesi sono stati protagonisti di proposte e nuove idee sui temi della rigenerazione, del recupero e della valorizzazione di immobili e spazi dismessi nel territorio.

Dei cinque progetti finalisti è risultato vincitore quello denominato “ Ortosapiens” dove si sposano rigenerazione urbana riutilizzando una villa abbandonata, tradizioni locali e solidarietà sociale. Apre il cuore alla speranza che una città italiana sia considerata un esempio virtuoso da studiosi e manager stranieri.

APPC sarà sempre al fianco degli amministratori coraggiosi e lungimiranti in lotta contro il degrado.

Mario Fiamigi Segretario Nazionale Appc

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