Le proposte Appc all’attenzione dell’on Mazzetti della commissione ambiente e territorio

Le proposte Appc all’attenzione dell’on Mazzetti della commissione ambiente e territorio

Il presidente di Appc (Associazione Piccoli Proprietari Case) dr. Vincenzo Vecchio ha incontrato a Montecitorio l’onorevole Erica Mazzetti componente della ottava commissione Ambiente e Territorio.

L’ottava commissione parlamentare è quella che si è occupata del Salva Casa (condono edilizio) e ora del disegno di legge Salva Milano, quello relativo alle indagini della procura della repubblica che ha portato al sequestro di molti cantieri edili.

L’ottava commissione parlamentare è l’interlocutore principale con cui le associazioni della proprietà immobiliare dovranno sistematicamente confrontarsi.

Nel lungo incontro con la onorevole Erica Mazzetti il presidente di APPC ha esposto le linee programmatiche e le proposte della associazione sui punti più significativo del settore urbanistico. In particolare si sono presentate proposte su locazioni abitative e commerciali, recupero del patrimonio immobiliare, rigenerazione urbana e piano casa oltre che sulla modifica della obbligatorietà del fondo per spese straordinarie nei condomini.

Due punti sono stati indicati come urgenti:

  1. le norme sui controlli sulla qualità dell’acqua, norme penalizzanti che impongono verifiche costosissime e inutili ai proprietari immobiliari.
  2. Il disegno di legge Salva Milano, la posizione di Appc è chiara: nessun condono a costo zero, ma tutela degli acquirenti in buona fede che hanno fatto affidamento sugli atti di autorizzazione, non dimenticando però la necessità di tutelare gli abitanti degli edifici contigui ai nuovi grattaceli sorti in questi anni come funghi e senza permesso di costruzione, ma con semplice Scia.

L’ Onorevole Erica Mazzetti ha mostrato grande interesse alle proposte di Appc, le ha valutate positivamente e sicuramente meritevoli di approfondimento nelle sedi politiche opportune e si è riservata una ulteriore analisi nei dettagli in occasione di nuovi incontri.

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Gestione immobiliare al centro del lungo incontro svoltosi tra l’onorevole Erica Mazzetti, componente della commissione Ambiente e territorio della Camera e il presidente nazionale di Appc, Associazione piccoli proprietari case, Vincenzo Vecchio, che ne ha riferito gli esiti.

Si è discusso di:

1. Disegno di legge 1987 Salva Milano

Appc chiede che nel corso dell’esame, compatibilmente con la necessità di dare certezza al diritto, si trovi una soluzione tecnico giuridica che sia equa. Occorre evitare che chi, in situazioni analoghe in altri Comuni, avendo dovuto sostenere spese maggiori per oneri urbanistici, avvii azioni giudiziarie per chiederne il rimborso, altresì va evitato che i proprietari che hanno acquistato gli appartamenti in assoluta buona fede, facendo affidamento sulle autorizzazioni, si trovino a perdere il proprio immobile. Non vanno dimenticati inoltre i proprietari delle aree contigue che dalle nuove costruzioni riceverebbero danni alla vivibilità del quartiere.

  1. Qualità dell’acqua

Il decreto legislativo 18/2023, attuativo della direttiva Ue 2020/2184, impone degli adempimenti estremamente onerosi, ripetitivi e scarsamente efficaci. Occorre urgentemente procedere a una modifica della normativa – sostiene Appc – limitando allo stretto necessario i controlli, ma senza oneri per gli utenti.

  1. Bonus edilizi e case green

Occorre trovare strumenti finanziari idonei per il recupero del patrimonio edilizio e non solo per il risparmio energetico, ma anche per la sicurezza. Appc ha una proposta che si rifà al Piano Fanfani. Va messo a disposizione di tutti i cittadini uno strumento di finanziamento (mutuo) di so anni a tasso zero garantito dallo stato che a garanzia iscriva una ipoteca sull’immobile oggetto di ristrutturazione. Il valore del mutuo potrebbe parametrarsi al 40% del valore Omi.

  1. Rigenerazione urbana e eliminazione del fondo straordinario obbligatorio per i condomìni

È necessario per Appc procedere al più presto alla abrogazione della vecchia legge urbanistica e approvare un codice capace di adeguare le scelte normative ad una realtà che non è più quella di 80 anni fa. Va eliminata l’obbligatorietà della costituzione del fondo di cui all’articolo 1135 Codice civile: nei condomìni se non si abolisce tale obbligo nessuna opera di manutenzione straordinaria potrà avviarsi.

  1. Locazioni abitative, affitti brevi e commerciali

Esiste nel paese una emergenza casa che ha origini lontane. Occorre per Appc che senza gravare sulla spesa pubblica si avvii un processo virtuoso che veda i privati investire nel settore abitativo ottenendo una remunerazione accettabile dal canone. Per le locazioni commerciali va superata la legge 392 del 1978 prevedendo contratti concordati con canone agevolato così come avviene per il settore abitativo. Infine una riflessione va fatta sulle locazioni brevi. Gli interessi in gioco non sono solo quelli del locatore, ma anche di chi deve convivere in edifici con immobili in locazione breve, con il contesto urbanistico mutato, con i maggiori costi condominiali (sicurezza e vivibilità).

L’onorevole Erica Mazzetti ha preso atto delle osservazioni poste dal presidente riservandosi una valutazione politica nelle sedi opportune.

Per quanto attiene in particolare alla vicenda Milano l’onorevole Mazzetti ritiene che l’avere chiamato, da parte della stampa, il disegno di legge come «Salva Milano» ha determinato un approccio approssimativo. La legge non può essere riservata ad una singola situazione e in effetti il testo in esame non lo è, ma c’è necessità di dare certezze agli investimenti immobiliari, fatti in seguito ad autorizzazione comunale, «per questo motivo abbiamo deciso di presentare un Progetto di legge a firma di tutti i gruppi di maggioranza. Il testo è in esame adesso in commissione che dovrebbe concludersi entro fine anno , ma contestualmente dobbiamo elaborare una normativa in materia urbanistica ed edilizia. Dal 1942 ad oggi c’è stata una enorme stratificazione di norme nazionali, regionali, comunali complicate dalla modifica del Titolo V della Costituzione che ha comportato tutto questo».

È necessario emanare un nuovo testo unico delle costruzioni che regolamenti urbanistica-edilizia, sicurezza e cantieri, una norma quadro con dei Lep , livelli essenziali di prestazioni, su principi unici a livello nazionale sia per i parametri dei singoli immobili che per gli standard degli spazi di pubblica utilità chiarendo che il rapporto stato regione è parte della causa del caso-Milano. L’onorevole ha aggiunto che «i cittadini, i tecnici e gli operatori, ma anche i magistrati, hanno bisogno di norme chiare, scritte in modo sintetico, prive di ambiguità e che vadano a riordinare e superare tutte le norme precedenti che regolavano la stessa materia».

Per la rigenerazione urbanistica l’onorevole precisa che è necessario procedere velocemente con il disegno del senatore Gasparri abbinato ad altri, ora unificato e in esame al Senato, a cui magari affiancare delle integrazioni per gli aspetti sociali ed economici, occorre essere ben consapevoli che la legge urbanistica, su cui ancora gravita la

materia urbanistica, è la 115o del 1942 che andava in direzione espansiva ossia contraria alla rigenerazione.

Il Decreto legislativo sui controlli della qualità dell’acqua va modificato urgentemente, si valuterà se procedere con un apposito decreto legge in via di urgenza o attraverso circolari esplicative che abbiano come finalità la sicurezza dell’acqua erogata, ma che evitino duplicazioni di interventi inutili e costosi. Per le locazioni l’onorevole Mazzetti ritiene che occorrerà aprire un tavolo di confronto generale. La disponibilità di immobili abitativi in locazione è sicuramente una emergenza nazionale, tra l’altro molte imprese non riescono a trovare addetti proprio perché non esiste una sufficiente offerta di immobili. Il salario minino non è la scelta corretta, è il salario reale quello a cui dobbiamo fare riferimento e la locazione, a prezzi accettabili, ne è un elemento.

Il nuovo Piano Casa: l’onorevole ritiene che la proposta di Appc meriti un approfondimento sia per quanto attiene gli effetti sul debito pubblico sia per quanto attiene le garanzie di recupero del prestito. Sul finanziamento del nuovo Piano le risorse europee possono dare un contributo indispensabile.

Infine il tema locazioni commerciali dopo quasi 50 anni dalla entrata in vigore della legge 392/78: si pone un problema almeno di aggiornamento della normativa in chiave liberista. Basterebbe integrarla prevedendo delle deroghe alla durata del canone e alle norme inderogabili, in analogia con quanto fatto con la legge 431/98 che prevede un secondo canale utilizzabile con l’applicazione di accordi territoriali tra le associazioni di categoria (proprietari e conduttori)

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