Mantova 26 Maggio a Palazzo Ducale
Appc affronterà i problemi attuali del settore immobiliare
Super bonus 110%: i problemi nati da una norma frutto di incompetenza giuridica e di scarse conoscenze economiche di base.
Famiglie ed imprese lasciate nell’incertezza e nel panico. Norma con effetti regressivi che ha avvantaggiato solo pochi (2% degli immobili) con opere spesso fatte male, con contratti capestro, senza garanzie idonee o penali adeguate per i ritardi.
Assunzioni di delibere dei condomìni (in violazione dell’art.1135c.c.) non sempre in grado di produrre effetti giuridici validi.
Truffe miliardarie, super profitti per alcuni operatori, banche e cessionari.
Interventi di demolizione e ricostruzione che hanno permesso di moltiplicare a volte anche per 10 volte il valore del bene demolito e ricostruito con oneri a carico della collettività.
Lo Stato paga 110 e si realizzano opere per meno di 70. Il messaggio del tutto gratis, anzi più spendi più guadagni è stato devastante, ma i super profitti conseguiti reali.
Ora dobbiamo trovare soluzioni compatibili con l’equilibrio delle finanze pubbliche per i crediti incagliati e per le aspettative serie di cittadini e imprese.
Case Green, la direttiva europea.
Una tegolata per i piccoli proprietari o una opportunità per riqualificare il patrimonio abitativo?
Abbiamo assistito a toni isterici: “nuova patrimoniale”, “esproprio”.
L’ignoranza e i toni violenti in politica portano solo danni. Parlare di patrimoniale dimostra o mala fede o incompetenza fiscale.
Occorre leggere gli atti, ragionarci sopra, vedere se ci sono aspetti positivi che avvantaggiano la proprietà e i cittadini, cogliere le opportunità, se presenti, per professionisti, imprese, proprietari. Diversamente si arriverà alle scadenze piangendo sul latte versato e facendo pagare ai piccoli proprietari costi insopportabili.
E’ necessario capire inoltre con quale gradualità affrontare l’adeguamento energetico degli immobili e come finanziarlo senza gravare sui risparmi dei cittadini e sulle finanze pubbliche.
Occorre affrontare i problemi, trovare le soluzioni, progettare e programmare.
Comunità energetiche
Una grande opportunità su cui si è perso fin troppo tempo a vantaggio dei grossi gruppi di produzione e vendita di energia elettrica. Con la comunità energetica si mette insieme tra vari soggetti la produzione ed il consumo congiunto di energia elettrica. E’ possibile così che anche chi non consuma, se altri del gruppo consumano, tragga vantaggi e senza necessità di batterie di accumulo, ancora costosissime ed economicamente insostenibili.
Una opportunità da non perdere per imprese (industriali e commerciali), strutture pubbliche e condomini. Ma è anche una opportunità per le imprese agricole che costituiscono un parte rilevante nelle attività nella pianura lombarda.
Ovviamente occorre che le sovraintendenze capiscano che non si può chiedere una economia green da fonti rinnovabili e poi imporre prescrizioni assurde (pannelli fotovoltaici colorati di rosso che costano il 30% in più e producono il 30% in meno)
Il benessere Urbano. La nuova frontiera dell’abitare e del vivere
Nelle nostre città, ma anche nelle periferie e nei piccoli borghi bisogna che i residenti ci vivano bene.
Un recente articolo dell’Economist ci offre l’occasione di misurare il grado di “vivibilità” delle più importanti città europee (liveable cities) alla fine dell’emergenza pandemica e quindi nel momento agognato del ritorno alla normalità. La classifica è il risultato della valutazione basata su cinque categorie: cultura e ambiente (culture and environment), presenza e qualità di scuole e istituti universitari e scientifici (education), di strutture ospedaliere e di cura (health care), di infrastrutture e servizi (infrastructure), stabilità politica (stability).
L’Europa Occidentale stravince, ai primi cinque posti troviamo Vienna, Copenhagen, Zurigo, Ginevra, Francoforte, ma anche Berlino Amburgo e Dusseldorf sono in alta classifica, a testimoniare la leadership tedesca anche in materia di qualità della vita, mentre Milano e Roma si barcamenano tra il ventesimo e il trentesimo posto. Noi dobbiamo raccogliere la sfida, ce la possiamo fare.
Questi argomenti verranno dibattuti a Mantova il 26 maggio.
Appc proporrà un programma per l’Italia che ha futuro, per un paese possibile che metta al centro la ristrutturazione edilizia compatibile con l’ambiente, le finanze pubbliche, il benessere economico e la vivibilità sociale delle realtà urbane. Un appello – direbbe Luigi Sturzo – ai “liberi e forti”.
Noi ci crediamo.
Vincenzo Vecchio
Mario Fiamigi